Reinata Sadimba e Samuel Muankongue, in definitiva uniti dal sangue, condividono anche la vertiginosa propensione a creare con l'argilla, in una possibile predestinazione fatta però di percorsi insondabili.

Separati da una generazione, poiché sono madre e figlio, Reinata e Samuel si rivolgono l'un l'altro un grazie essenzialmente felice. La prima perché riconosce in Samuel la possibilità di continuare la scultura in argilla di cui è stato protagonista nella sua comunità; il secondo perché riconosce in Reinata la persona che in definitiva lo ha condotto all'arte della scultura come principio di vita.